G U A R D O I L S I G N O R E
...Sul sentiero del dolore, nel deserto della vita, sei l’amico che offre amore, alleviando ogni ferita…
E ti vedo nel viandante, che al passar rende un saluto e nel povero che tende la sua mano, e in chi e’ solo e in questo mondo s’e’ perduto…
E ti sento nel patir di chi e’ malato e nel pianto di chi grida di lontano…nel lamento dell’oppresso, o tormentato.
Se pur creasi un quadro di valor, o conponesi in versi una poesia… Scolpissi anche una statua tutta d’or, cantassi la piu’ bella melodia, sarebbe inutil cosa il mio operar… perche’ sei Tu candore e fantasia, canto di gioia racchiuso nel mio cuor.
Tu, che alla sera ascolti il mio pregar doni conforto, pace ed armonia… Nell’osservar l’Imagine Tua Santa, languor nell’anima, pena e commozione… che la Tua Croce hai dovuto trascinar fin sul Calvario, e la tua rassegnazione…
Cuore di Re, cuore di bambino, che un pettirosso venne a te vicino, macchiandosi le piume col Tuo sangue… versato ad’inebriar come sorgente pura, la terra inaridita, senza cura… cui giace il seme che non puo’ dar vita…
Per il Tuo Sangue e per Tua cagione, spuntato e’ il primo fior della Passione… su questa terra prima sterile e infeconda, si culla al sole il frutto sulla fronda… dalle Tue calde lacrime , come di rugiada, pregna fu’ l’erba della Santa Strada…
Si spense il Tuo sospir, per dare nuova vita ad’ogni cuore, donargli il fremito dell’eterno amore.
Volasti al ciel, soffrendo ancor ferite e piaghe, di Spine e Chiodi che l’anno tormentato, mentre il Tuo dolce Volto di pallore assorto, divenne luce ardente per l’umanita’… luce d’una stella, quella piu’ vicina e fulgida e piu’ bella.
Se siamo soli, nella sera e nell’oscurita’, guardiamo il cielo e Tu sei sempre la’ con gli Angeli , i Santi e con Maria, a chiederci bonta’, a farci compagnia…
Racconta il suo romanzo il gran libro del Tempo e volge le sue pagine perdendole nel vento… Tu le raccoglierai, giorno dopo giorno ancor le leggerai: per un’istante sognerai teneramente quel giorno in cui l’errante umanita’ lo sguardo volgera’ a un unico orizzonte, e in un sol cuore, serenamente si addormentera’…
Sant’Agnello di Sorrento 1975. Dal Diario di
Patrizia Maria Antonietta delli Franci.
E ti vedo nel viandante, che al passar rende un saluto e nel povero che tende la sua mano, e in chi e’ solo e in questo mondo s’e’ perduto…
E ti sento nel patir di chi e’ malato e nel pianto di chi grida di lontano…nel lamento dell’oppresso, o tormentato.
Se pur creasi un quadro di valor, o conponesi in versi una poesia… Scolpissi anche una statua tutta d’or, cantassi la piu’ bella melodia, sarebbe inutil cosa il mio operar… perche’ sei Tu candore e fantasia, canto di gioia racchiuso nel mio cuor.
Tu, che alla sera ascolti il mio pregar doni conforto, pace ed armonia… Nell’osservar l’Imagine Tua Santa, languor nell’anima, pena e commozione… che la Tua Croce hai dovuto trascinar fin sul Calvario, e la tua rassegnazione…
Cuore di Re, cuore di bambino, che un pettirosso venne a te vicino, macchiandosi le piume col Tuo sangue… versato ad’inebriar come sorgente pura, la terra inaridita, senza cura… cui giace il seme che non puo’ dar vita…
Per il Tuo Sangue e per Tua cagione, spuntato e’ il primo fior della Passione… su questa terra prima sterile e infeconda, si culla al sole il frutto sulla fronda… dalle Tue calde lacrime , come di rugiada, pregna fu’ l’erba della Santa Strada…
Si spense il Tuo sospir, per dare nuova vita ad’ogni cuore, donargli il fremito dell’eterno amore.
Volasti al ciel, soffrendo ancor ferite e piaghe, di Spine e Chiodi che l’anno tormentato, mentre il Tuo dolce Volto di pallore assorto, divenne luce ardente per l’umanita’… luce d’una stella, quella piu’ vicina e fulgida e piu’ bella.
Se siamo soli, nella sera e nell’oscurita’, guardiamo il cielo e Tu sei sempre la’ con gli Angeli , i Santi e con Maria, a chiederci bonta’, a farci compagnia…
Racconta il suo romanzo il gran libro del Tempo e volge le sue pagine perdendole nel vento… Tu le raccoglierai, giorno dopo giorno ancor le leggerai: per un’istante sognerai teneramente quel giorno in cui l’errante umanita’ lo sguardo volgera’ a un unico orizzonte, e in un sol cuore, serenamente si addormentera’…
Sant’Agnello di Sorrento 1975. Dal Diario di
Patrizia Maria Antonietta delli Franci.
Nessun commento:
Posta un commento