giovedì 28 aprile 2011

I TRE' FIORDALISI D'ORO DEI MEROVINGI - LEGGENDA DEL XIV SEC. RITROVATA NELL'ABBAZIA DI JOYENVAL

Verso la meta' del XIV sec. comparivano le tradizioni relative all'invenzione dei fiordalisi. Gia' da molti anni i gigli araldici ornavano il blasone dei " Franci " del ramo detto dei capetingi: da Filippo Augusto in poi figuravano nel loro sigillo. Nel libro De " principis instructione ", Giraldo di Cambrai ha esaltato la gloria di quei " semplici piccoli fiori ", simplicibus tantum gladioli flosculis, davanti ai quali aveva visto fuggire il leopardo ed il leone, orgogliosi emblemi dei Plantageneti e dei Guelfi, se avesse conosciuto un loro passato meraviglioso, non avrebbe mancato di parlarcene. La leggenda, sembra abbia trovato la sua prima espressione letteraria in un breve poema latino, in versi grossolanamente rimati, che fu' scritto , benche' la data non sia facilmente precisabile, certamente attorno al 1350, da un religioso dell'Abbazia di Joyenval, nella Diocesi di Chartres. Joyenval era un monastero dell'Ordine di Prémontré, fondato nel 1221 da uno dei piu' grandi personaggi della corte francese, il procuratore Barthélemi de Roye. Sorgeva ai piedi delle alture circondato dalla foresta di Marly, sui piedi di un valloncello, nei pressi di una sorgente; non lungi di la', si trovava la confluenza  della Senna e dell'Oise, e su una collina, la " Torre di Montjoie", un nome comune dato, a tutte le costruzioni o mucchi di pietra che, posti su un'altura, potevano servire di punto di riferimento ai viandanti. In quell'angolino dell'Ile de France il nostro autore pone il suo racconto.                                                      "...Ai tempi pagani, dice, vivevano in Francia due re: uno chiamato Conflat che viveva nel castello di Conflans, l'altro, di nome Clovis, che viveva nella " torre di Montjoie". E benche' adorassero entrambi Giove e Mercurio, furono sempre in conflitto nonostante Clovis fosse il meno forte. Inoltre, Clovis aveva sposato una cristiana di nome Clotilde, che cerco' invano di convertirlo al Suo Dogma. Un giorno Conflat invio' a Clovis un cartello di sfida, e, benche' certo di esser vinto, Clovis non volle rifiutare di battersi. Giunto il momento della sfida, ordino' che gli si portasse le armi, ma con suo gran stupore, quando il nobile scudiero gliele consegno', vide che al posto del suo blasone abituale - le mezzelune - c'erano tre' fiordalisi d'oro in campo azzurro; restituite le Armi, ne volle altre, le quali pero' a loro volta, portavano il medesimo emblema; e cosi' fu' per ben quattro volte di seguito, fino a che, per farla finita, decise di indossare l'armatura decorata dai fiori misteriosi. Cosa era accaduto ?  Nel Vallone di Joyenval, non distante dalla sorgente, viveva in quel tempo un pio eremita, che la regina Clotilde usava sovente incontrare; e proprio in occasione della Sfida, vi era andata poco prima del giorno fissato per la battaglia e vi si era immersa in preghiere, con lui.  Apparve allora al sant'uomo un Angelo, che portava uno scudo azzurro ornato di fiordalisi d'oro. " Queste armature, disse pressapoco il messaggero celeste, portate da Clovis, gli daranno la vittoria ". Rientrata in casa, Clotilde, approfittando dell'assenza del marito aveva ordinato di cancellare dalle Armi le mezzelune maledette e le aveva sostituite con i fiordalisi, sul modello dello scudo meraviglioso del messaggero celeste. E' superfluo aggiungere che, contro ogni previsione, Clovis vinse proprio a Montjoie, donde il grido di guerra " Montjoie Saint Denis ", e che, reso infine edotto dalla sposa, si fece Cristiano divenendo un Monarca molto potente della Chiesa ...                                                     Leggenda tratta dagli scritti di Marc Bloch

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